Cos'è la Rendita Catastale e a cosa serve?

Cos'è la rendita catastale e a cosa serve

La Rendita Catastale viene indicata nella visura catastale tra i dati di Classamento, cioè quei dati che indicano misure, vani, superficie ecc. La rendita viene espressa in euro ed è un elemento molto importante per la definizione di altri valori, infatti rappresenta la base per il calcolo per determinare il valore  fiscale di un immobile, sul quale poi calcolare ad esempio l'IMU, la TASI e le imposte di registro in caso di cessione del bene.

Vediamo quindi i vari impieghi della rendita catastale. Innanzi tutto la rendita catastale indicata in visura deve essere rivalutata. La percentuale di rivalutazione è fissata al 5%, quindi il valore espresso in visura deve essere moltiplicato per il coefficiente 1,05. Il prodotto tra rendita catastale e percentuale di rivalutazione esprime la rendita catastale rivalutata che è alla base di goni successivo calcolo. 

Per il calcolo del valore fiscale dell'immobile, dopo aver rivalutato la rendita del 5% si procederà a moltiplicarla per il coefficiente specifico determinato in base alla destinazione d'uso dell'immobile stesso. 

Esempio di calcolo della rendita rivalutata:

Ipotizziamo che il valore della rendita indicato nella visura catastale sia 1000 euro, per calcolare la rivalutazione moltiplichiamo 1000*1,05 così da ottenere 1050 euro. 

Questo nuovo valore, cioè 1050, lo posso utilizzare per il calcolo del valore fiscale dell'immobile.

Per fare ciò devo conoscere la destinazione d'uso dell'immobile, se ad esempio il mio fabbricato ha una destinazione d'uso come seconda casa, il coefficiente da utilizzare sarà 160, nel nostro esempio 1050*160 pari a 168.000 euro. Questo importo rappresenta il valore fiscale (minimo) sul quale verrà calcolata l'IMU. 

C'è da aggiungere inoltre che in caso di trasferimento di proprietà dell'immobile, tale importo rappresenta il valore minimo fiscale atteso dall'agenzia delle entrate. Nel caso in cui il prezzo di trasferimento fosse inferiore, l'agenzia delle entrate potrebbe avviare una verifica fiscale e comunque richiedere la differenza tra l'imposta di registro pagata e l'imposte attesa. 

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